La tiroide “perde colpi”? La fertilità e la gravidanza ne risentono!

“In passato non si dava importanza alla tiroide perché le donne affrontavano le gravidanze in età più giovane. Oggi sappiamo che una tiroide non ottimale, con TSH superiore a 2.5 UI/L, è nemica della fertilità perché interferisce con ovulazione, impianto dell’embrione e successiva placentazione. La presenza di anticorpi tiroidei da soli o in associazione a quelli delle malattie reumatiche può essere causa di aborto ricorrente”.

Sempre più donne ad oggi soffrono di ipotiroidismo, una patologia con alta frequenza dopo la Menopausa, ma che ha grandi implicazioni in tema di fertilità e gravidanza. La Prof.ssa Nappi ne ha parlato con Fiammetta Trallo, Ginecologa e Giornalista, in una interessante intervista su QN (Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione).

“Oggi c’è una maggior attenzione per le malattie tiroidee, in particolare per il loro specie impatto sulla vita fertile e post-riproduttiva – spiega la Prof.ssa Nappi dell’Università degli Studi di Pavia – Miglior diagnosi, poiché il dosaggio degli ormoni tiroidei e dei suoi anticorpi si fa quasi di routine. L’aumento delle malattie tiroidee è poi conseguente ad errati stili di vita, stress, fumo, nonché alla presenza nell’ambiente dei cosiddetti distruttori endocrini, sostanze che possono influenzare la funzione della ghiandola tiroidea”.

Talvolta una alterazione della tiroide risulta pressoché asintomatica e viene scoperta soltanto in occasione di accertamenti casuali.

“L’ipotiroidismo resta latente per molto tempo e può esordire in modo subdolo. Una volta si curava soltanto l’ipotiroidismo franco. Oggi si correggono anche piccole alterazioni per migliorare la qualità di vita e per proteggere le donne dal rischio di iniziare una gravidanza in modo non ottimale, per evitare ripercussioni sulla madre e sul feto”.

Disturbi del sonno e aumento di peso possono essere spie di una tiroide che non funziona?

“Non solo. Anche crampi muscolari, labilità emotiva, intolleranza al freddo o rush cutanei. Sintomi che possono essere confusi con esaurimento psico-fisico, sindrome premestruale e depressione. Nei casi dubbi si fanno i dosaggi degli ormoni e degli anticorpi anti-tiroidei. L’ecografia valuta eventuali noduli ed esclude tumori in fase iniziale”.

Che rapporto c’è tra gli estrogeni, principali ormoni sessuali che regolano il ciclo mestruale, e la tiroide?

“Gli estrogeni sono i principali regolatori della funzione tiroidea. Influenzano il rilascio degli ormoni e il loro trasporto nel sangue tramite la proteina legante gli ormoni tiroidei (TBG). Le irregolarità mestruali possono rallentare la funzionalità di una tiroide al limite del compenso spontaneo”.

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