Quando l’intimità è dolorosa: AVV, una sigla della Menopausa da conoscere
- 08, 01, 2017
AVV, una sigla poco conosciuta, in realtà estremamente importante: si tratta dell’Atrofia Vulvo-Vaginale, una patologia vera e propria di forte impatto su vita di coppia e salute uro-genitale della donna.
La Professoressa Nappi ne ha parlato su Repubblica Salute del 18 Luglio 2017, nel primo di una serie di tre approfondimenti che pubblicheremo nel mese di Agosto.
Secchezza, bruciore, dolore: una donna su due dopo i 50 anni non ne può proprio più di provare questi sintomi con l’arrivo della menopausa e molto spesso non comprende che cosa le sta
succedendo. In realtà, soffre di Atrofia Vulvo-Vaginale (AVV), una condizione cronica e progressiva che si accompagna allo stop delle mestruazioni. Con la fine della vita fertile, gli estrogeni, ormoni femminili per eccellenza, smettono di essere prodotti dalle ovaie e dunque non nutrono più i tessuti uro-genitali femminili. La donna avverte una perdita di idratazione vaginale; i tessuti sono meno elastici e si traumatizzano facilmente perché si impoveriscono di collagene e tendono ad assottigliarsi. Ecco allora che l’organo genitale femminile si chiude al piacere dell’intimità e la mancanza della lubrificazione causa dolore nel rapporto sessuale, a cui può associarsi irritazione e senso di cistite.
È importante riconoscere le molteplici conseguenze della carenza ormonale per il benessere della donna e non ci si deve limitare a considerare soltanto le vampate di calore come sintomi della menopausa. La AVV esercita, infatti, un peso notevole nella vita di coppia e deve essere prevenuta per preservare non soltanto la salute sessuale, ma soprattutto l’autostima femminile che condiziona, a sua volta, l’atteggiamento nei confronti del partner ed una relazione alla pari.
Numerose indagini, condotte a livello internazionale ed anche in Italia, hanno evidenziato come le donne parlino con difficoltà dei problemi legati alla AVV per imbarazzo, pudore, rassegnazione. In molti casi, manca la consapevolezza che si tratta di un problema medico conseguente alla menopausa che può essere facilmente curato se affrontato tempestivamente in modo adeguato.
Per affrontare un problema così diffuso è di fondamentale importanza dargli la giusta rilevanza, cominciando col rivolgersi ad un Medico esperto. Ricevere informazioni complete sulla AVV può infatti aiutare anche a favorire il dialogo. Un aiuto per iniziare a prendere coscienza del problema si trova, ad esempio, su www.ilmiopiccolosegreto.it con suggerimenti su come parlarne con il Ginecologo, ma anche su altri siti come quello di O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) che incoraggia le donne ad informarsi sulle patalogie più diffuse.
Comunicare è fondamentale innanzitutto con il partner che può far fatica a capire che con la menopausa qualcosa cambia biologicamente nel corpo della donna. Condividere tale cambiamento è un passo fondamentale per individuare strategie efficaci e non “avere più segreti” con se stesse e con l’altro, mantenendo il senso vero di intimità di coppia.
Oggi la ricerca scientifica ha messo a disposizione un ventaglio di possibilità che abbraccia terapie ormonali e non ormonali, capaci di contrastare la secchezza vaginale ed il dolore nel rapporto sessuale in modo mirato.
Proprio perché il tema merita tutta la nostra attenzione, approfondiremo nei prossimi due articoli due aspetti cardine legati alla visione dell’Atrofia Vulvo-Vaginale:
- Atrofia Vulvo-Vaginale, l’epidemia silenziosa delle donne over 50, perché è importante riconoscerla, parlarne e curarla in postmenopausa: quanto è importante non sottovalutare il problema, quanto è necessario un confronto aperto e sincero non soltanto con il partner, ma anche con il medico di fiducia, molto spesso il ginecologo, per mettere a fuoco nella giusta prospettiva l’evento menopausa e la eventuale presenza della AVV. Per alcune donne è più difficile parlarne perché sono più a disagio nell’affrontare il tema dell’intimità, per imbarazzo, pudore, rassegnazione, paura del giudizio; come possiamo fare per rendere tutto più semplice?
- Atrofia vulvo-vaginale, un “colpo al cuore della coppia”. Viverla insieme al partner può essere il segreto per affrontarla al meglio: la AVV ha dimostrato un impatto significativo sulla vita di coppia, esercitando un effetto negativo sulla capacità di godere del rapporto sessuale (72%), di sentirsi sessualmente spontanee (66%) e di sentirsi intime con il partner (62%). In ogni caso, emerge l’importanza del coinvolgimento del partner, laddove presente, per affrontare nel modo migliore il problema. Quanto è necessario il dialogo nella coppia in questo ambito, e cosa significa AVV per il partner maschile?
Stay Tuned!
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