Quello che le donne non dicono: disturbi intimi per 7 pazienti oncologiche su 10

L’atrofia vulvo-vaginale causata dalla carenza di estrogeni provoca irritazioni, dolore durante i rapporti sessuali fino a cistiti ricorrenti e infezioni vaginali. Ma anche dopo un tumore si può recuperare l’intimità perduta.

«L’atrofia vaginale è ancora sottovalutata e sottodiagnosticata – afferma Rossella Nappi, Ginecologa al Policlinico San Matteo di Pavia e membro del direttivo della Società Internazionale della Menopausa -. Il 63% delle donne non sa che è una condizione che può peggiorare col tempo, mentre il 75% si aspetta che siano i medici a iniziare la discussione sui sintomi della menopausa. Per le donne che hanno una storia oncologica alle spalle la menopausa prematura può avere un impatto ancora più forte, soprattutto se in giovane età».

«Non è solo un disturbo femminile, ma una condizione che ha un impatto anche sull’uomo – spiega inoltre Emmanuele Jannini, professore ordinario di Endocrinologia e Medicina Sessuale all’Università di Tor Vergata di Roma e presidente dell’Accademia Italiana della Salute della Coppia -. Pur sapendo che si tratta di un problema ormonale, il partner può sentirsi rifiutato e andare incontro a una serie di patologie maschili “menopausa-correlate” come, per esempio, l’eiaculazione precoce o la disfunzione erettile».

Eppure, ci sono ad oggi alcuni rimedi.

La Prof.ssa Nappi ed altri esperti ne hanno parlato con Maria Giovanna Faiella di corriere.it, leggi qui la sua intervista.

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