Donna e salute orale
- 06, 01, 2016
CAMBIAMENTI GENGIVALI E PARODONTALI
Ci sono 5 periodi nella vita di una donna durante i quali le fluttuazioni ormonali la rendono più suscettibile ai problemi di salute orale: durante la pubertà, in particolari momenti del ciclo mestruale, durante l’utilizzo di contraccettivi orali, durante la gravidanza e durante la menopausa.
E’ stato dimostrato che la fluttuazione di livelli di estrogeni/progesterone è in grado di influenzare il parodonto (cioè l’insieme di osso, legamento parodontale, cemento radicolare e gengiva, che si trovano attorno ai denti e che servono per mantenere i denti stessi attaccati al tessuto osseo).
L’incremento di progesterone che si verifica soprattutto attorno al ciclo mestruale può determinare cambiamenti orali importanti rappresentati da gengiviti (gengive gonfie, arrossate e sanguinanti), eventuali rigonfiamenti di alcune ghiandole salivari, sviluppo di afte e ulcere orali. La gengivite mestruale in genere inizia uno o due giorni prima dell’inizio delle mestruazioni e guarisce rapidamente dopo che la mestruazione è iniziata.
Allo stadio iniziale, la gengivite è una condizione facilmente reversibile; tuttavia, quando sottovalutata, in assenza di una corretta eliminazione della placca dentaria, l’infiammazione gengivale si estende, creando un danno sempre maggiore. Data la facilità di risoluzione della gengivite al suo esordio, e la difficoltà di guarigione quando trascurata, è doveroso sottolineare l’importanza dell’igiene orale quotidiana, che deve essere ripetuta almeno tre volte durante la giornata, e del controllo periodico dal dentista.
Anche durante la gravidanza, soprattutto a causa dell’incremento dei livelli di progesterone, si possono rilevare frequentemente malattie gengivali – gengiviti gravidiche – (in genere dal 2° all’8° mese di gravidanza) e raramente può comparire una condizione clinica nota come epulide gravidica o granuloma piogenico. Quest’ultima è costituita da una caratteristica estroflessione interdentale, per iperplasia della matrice connettivale a carattere immunoreattivo, riscontrabile a livello della gengiva libera e aderente, associata a quadri di infiammazione marcata. La terapia consiste nell’asportazione escissionale chirurgica, in manovre di levigatura radicolari e ossee alveolari o in un trattamento laser-assistito. E’ possibile prevenire queste forme patologiche attraverso programmi di igiene orale professionale a cominciare dall’inizio della gravidanza, portati avanti a domicilio dalla futura mamma.
Durante la menopausa si possono verificare altri cambiamenti orali, compresi alterazioni del gusto, sensazioni di bruciore orale, maggior sensibilità a cibi e a bevande calde e fredde, e riduzione del flusso salivare che può determinare sensazione di bocca secca, associato a riduzione della percezione di alcuni gusti (ad esempio il ”dolce”).
SALUTE ORALE IN GRAVIDANZA E IN ETA’ INFANTILE
Un buon livello di igiene orale durante l’infanzia è importante per il benessere del bambino e per la sua salute generale; rappresenta sicuramente un fondamento importante per la vita futura. In paesi in via di sviluppo la carie dentale è la malattia cronica più comune nell’infanzia. Le carie infantili precoci rappresentano una forma severa di distruzione dentale che colpisce i denti da latte, con conseguenze serie sulla futura salute orale del bambino, sulla qualità della sua vita e a volte anche sulla salute generale. I genitori e le persone che accudiscono il bambino giocano un ruolo fondamentale nella sua vita: infatti le loro conoscenze e i loro comportamenti riguardo all’igiene orale avranno grande impatto sulla sua salute orale. Evidenze cliniche dimostrano che una condizione di buona salute orale della madre, già a partire dalla gravidanza, è la chiave fondamentale per assicurare buona salute orale al futuro nato. Il contagio verticale madre-figlio del battere Streptococcus mutans (implicato nella formazione della carie) sottolinea l’influenza diretta della salute orale materna sullo status di salute orale del bambino. La malattia parodontale, che può interessare le donne in gravidanza, si è visto rappresentare un fattore di rischio per parti pre-termine, basso peso alla nascita, pre-eclampsia, etc. Un intervento di prevenzione durante la gravidanza, attraverso l’educazione orale prenatale, può costituire un aiuto per la salute orale materna e, al tempo stesso, un mezzo per determinare un atteggiamento materno positivo verso la salute orale infantile. Bastano cure semplici e pratiche per prevenire la progressione della malattia parodontale.
DISORDINI TEMPORO-MANDIBOLARI
I disordini temporo-mandibolari (TMD) rappresentano un gruppo di varie condizioni cliniche che possono includere dolore articolare, dolore muscolare, limitazione nei movimenti mandibolari. Spesso il dolore non è localizzato alla regione dell’articolazione temporomandibolare (ATM) o dei muscoli masticatori e può irradiarsi o essere riferito alle regioni
orali, craniali, facciali e cervicali. I TMD sono spesso accompagnati da mal di testa, limitazione nei movimenti mandibolari e alti livelli di disabilità correlata al dolore.
Studi epidemiologici riportano che il sesso femminile è più colpito da TMD: infatti l’80–90% di pazienti affetti da dolore TMD sono donne, con una sintomatologia correlata all’età (più alta incidenza di TMD nella fascia compresa tra i 20 e i 40 anni). Sebbene ci siano differenti fattori etiologici alla base della differenza di prevalenza dei TMD nei due sessi, gli ormoni sessuali sicuramente costituiscono un fattore importante. Ad esempio, in molte donne l’inizio dei TMD coincide con le variazioni ormonali associate al ciclo mestruale, che inizia alla pubertà. I livelli ormonali che aumentano e diminuiscono rapidamente in modo ciclico possono essere associati a incremento del dolore muscolare e articolare in donne affette da TMD nei periodi corrispondenti all’ovulazione e subito prima e durante il flusso mestruale. Tale sintomatologia può essere ritrovata anche nel periodo della sospensione di estrogeni sintetici in donne in terapia contraccettiva orale. Un’opzione che merita di essere considerata, al fine di ridurre il dolore TMD associato alle fluttuazioni ormonali, può essere rappresentata da terapia orale contraccettiva continua (eliminando i giorni senza ormoni).
Articolo di Maria Francesca Sfondrini – vai nella sezione “Chi siamo” per maggiori informazioni
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