A ciascuna donna la sua menopausa?

Ogni donna ha la sua menopausa, o esiste una menopausa per tutte?

Interessanti dati emergono dall’indagine “Le donne e la menopausa”, condotta da GfK per conto di MSD Italia, i cui risultati sono stati presentati a Firenze, in occasione del 17° Congresso mondiale della Società Internazionale di Ginecologia Endocrinologica.
Quello che cambia è il modo con cui ciascuna donna vive il proprio cambiamento, e ciò rappresenta una bellissima sfida, dal momento che le donne in menopausa rappresentano oggi il gruppo sociale più numeroso, anche in considerazione della maggiore longevità femminile.

«Il modo in cui la donna percepisce e vive l’arrivo della menopausa dipende da ciò che ha seminato e che ha ricevuto negli anni. Tutto dipende dal vissuto di ciascuna donna – sottolinea Rossella Nappi, Professore Associato di Ginecologia ed Ostetricia all’Università degli Studi di Pavia – un dato, questo, che si rileva nell’indagine realizzata da GfK, dalla quale emerge il concetto di menopausa quale fenomeno declinato tra natura e cultura. Il vero problema sta nella difficoltà dell’approccio, considerate le diverse manifestazioni dei sintomi della menopausa nelle donne o i diversi vissuti da parte di ciascuna. A volte, il medico può non essere preparato ad affrontare e trattare la menopausa con le sue molteplici sfaccettature, mentre la donna vuole un medico che sappia anche ascoltarla. Il ginecologo ha la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di terapie ormonali sostitutive. La scelta dovrebbe cadere sulla terapia migliore a seconda della tipologia di donna. La Tos ideale dovrebbe avere tre requisiti: curare la maggior parte dei sintomi, prevenire l’osteoporosi, migliorare il profilo cardiovascolare e non aumentare il rischio di ammalarsi di tumore. Per questo si punta su terapie a bassi dosaggi, con meccanismi selettivi sui recettori estrogenici. Poiché si è visto che i progestinici, associati agli estrogeni nella terapia ormonale, possono causare proliferazione dell’endometrio nelle donne che hanno l’utero, si stanno studiando terapie con soli estrogeni, associate a molecole, come il bazedoxifene, in grado di proteggere la donna dall’insorgenza di neoplasia».

Per ulteriori informazioni e maggiori approfondimenti:

A ciascuna donna la sua menopausa – Articolo di Paola Trombetta su donnainsalute.it

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